L’Arcipelago Maltese dista solamente 187 km dall’Aeroporto di Catania ed essendo siciliana, non potevo rimandare ancora la possibilità di ammirare Malta e Gozo, [non ho visto Comino, la terza isola più piccola che si annida tra le due, per mancanza di tempo!]. Scrivo ammirare perché sono isole di una bellezza piena e contagiosa, di quelle che si respirano a pieni polmoni.
I 4 gg. a disposizione sono stati decisamente insufficienti, anche perché l’intero arcipelago is really more e va vissuto con calma, sino in fondo. Questo significa che io e il mio uomo ritorneremo in quelle magnifiche coste fortificate.
AirMalta atterra alle 22 circa e decidiamo almeno per quella sera, di provare i Bus Maltesi anzichè noleggiare l’auto con guida a sinistra. La scelta è azzeccata e, per l’intero soggiorno, li useremo frequentemente perchè efficienti, capillari ed economici: € 1.50 il costo di un ticket valido 2 ore e che si acquista anche direttamente e comodamente sul bus; autisti quasi sempre cordiali e per lo più italiani, che raggiungono ogni luogo strategico o ritenuto turistico. La sensazione di panico per la guida che appare contromano però rimane, specie al momento dei sorpassi! 😨
Info Utili: non esiste più il ticket giornaliero e se si rimane almeno una settimana, conviene fare l’abbonamento al costo di € 21 a persona. Ed è importante sapere che dal 20 dicembre 2015, alcune corse hanno cambiato numerazione, frequenza e tragitto!
Raggiungiamo dopo circa 45 mn. l’illuminata St. Julians Bay, il cuore pulsante di Malta. La Baia ci accoglie col suo lunghissimo e attrezzato lungomare; pullula di turisti, gente del posto che pratica running e nell’aria musica e calcato vocio di gente divertita che riempie i tanti locali.
Il nostro Hotel 3✨ è proprio di fronte la Baia, posizione invidiabile che consiglio, almeno in questo periodo dell’anno, essendo lievemente smorzati i toni del turismo estivo! Il costo ridicolo di € 71 a coppia per 4 notti, ci ha convinti a partire. 😉
Usciamo per goderci la serata e il mare placido sottostante, riflette il colore di ogni luce accesa in un brillante sfarfallio, cadenzato dalla risacca. Si sta bene e per cenare si ha solo l’imbarazzo della scelta. Vogliamo un Wi-Fi per organizzare l’indomani e come solito, ci dirigiamo dove c’è più gente, specie locali, e raramente sgarriamo e infatti il Vecchia Napoli Restaurant non ci deluderà per ben 2 sere: costo nella media ma a Malta i costi sono pressoché similari a quelli siciliani e personale simpatico, specie il pizzaiolo, le cui evoluzioni, le puoi osservare anche dalla vetrina esterna!
Sotto e vicino l’Hotel numerosi Lounge o Irish Bar per attendere l’indomani sorseggiando glasses of wine or top Irish beer guinness… Eh sì, è la mia birra preferita! E mi sono accorta che, in ogni esercizio commerciale non si potrà fumare all’interno ma intanto c’è un distributore di tabacchi! Ogni Maltese poi, parla fluentemente Inglese ed è carinamente ospitale.
L’impronta inglese aleggia prepotente ma d’altronde, assediati dai Francesi, i Maltesi chiamarono in loro soccorso gli inglesi che, presero possesso di Malta e governarono dal 1800 fino al 1964, anno in cui Malta divenne indipendente [E dal 2004 fa parte dell’Unione Europea]. Ma il sistema di amministrazione inglese, insieme a quello legislativo e formativo, continua a essere applicato tuttora dai maltesi e se ne incontrano evidenti esempi a iniziare dalla rosse cabine telefoniche, la guida a sinistra; e Malta, essendo una delle poche nazioni davvero bilingui, rimane l’isola ideale per studiare un’inglese al sapore di salsedine.
L’indomani colazioniamo [concedetemi la licenza poetica perchè mi piace troppo!] con un ottimo cappuccino, caffè e muffin, presi sotto l’albergo, di fronte a uno splendido panorama, al Bocconcino Caffe & Restaurant; già quasi da subito, il gestore accoglieva me con una amichevole pacca sulla spalla e il mio compagno con un sonoro”Bello mio” in un dondolante italiano! 😉 Tanti maltesi si fermavano a chiacchierare e ridere con lui. Una mattina, corrono verso il suo Caffé 2 turisti quasi nudi e con addosso dei leggeri soprabiti; avevano appena fatto il bagno [Temperatura mite ma sempre Gennaio è!] e ridevano con quel grosso signore simpatico, della piacevole bravata appena fatta. 😉
Direzione Sliema e io inizio a fotografare come una forsennata! Quella costa rocciosa, anziché nera, è color miele, dolcemente frastagliata e il lungomare da cui guardarla è perfettamente attrezzato e curato, pullula di cafés, turisti e bellezza. Vizia di piacere ammirarla ed è lodevole l’intento di chi amministra, di valorizzare un territorio senza mai invaderlo con inutili speculazioni edilizie. C’è tanto cemento, anche in prossimità delle coste ma sempre responsabile e ricondotto alla fruizione di un servizio, senza danneggiare la visione ambientale finale.
Una foto pubblicata da Sicania 🔄 #scrivereviaggiando (@scrivereviaggiando) in data:
Sliema ha un carattere elegante che vuole allontanarsi dalla vita affollata della capitale Valletta, e godersi quel capolavoro che è il suo lungomare con le sue splendide fortificazioni come Forte Tigné e la Sliema Point Battery e da Sliema Ferry partono oltre ai traghetti o taxi boat per la capitale o il giro dell’intero arcipelago, anche il tour che abbiamo scelto noi e che avremmo fatto l’indomani! ⇨ Harbour Cruise: un sensazionale lungo giro intorno ai 2 porti naturali ai lati di Valletta – Marsamxett Harbour e il Grand Harbour! Magnifico 😮 e gli dedicherò un intero post perché la vista dal mare regala prospettive uniche e indimenticabili.
Ci siamo fermati al Il Gabbana per un Kinnie e una Cisk, rispettivamente una sorta di chinotto e birra bionda, prodotte in loco e davvero buone; nulla da invidiare a marche più blasonate. E abbiamo proseguito in direzione Gzira coi suoi angolini decadenti, dal sapore agrodolce, che guardano al mare.
Tanti Street food invitanti e decidiamo di assaggiare i tanto citati e diffusi Pastizz, oltre a degli pseudo calzoni. Ne assaggiamo di ripieni con ricotta, con una purea di piselli e con funghi e pezzetti di pollo ma il confronto con lo Street food siciliano, non regge nemmeno minimamente! Il cibo per me è fondamentale e in viaggio voglio immergermi totalmente nei sapori locali ma non parlatemi di Pastizz. 😐
Il tempo è incerto ma prendiamo comunque il Bus per Valletta, conosciuta dai locali come ‘Il-Belt‘ e costruita durante il Regno dei Cavalieri di St. John. Si diede inizio alla sua costruzione l’anno dopo il grande assedio del 1565, conclusosi con la liberazione dagli ottomani, dopo una bollente estate di feroci assalti e bombardamenti.
E in soli 15 anni si eresse un elegante e imponente città fortificata che si disse ‘costruita dai gentiluomini per i gentiluomini‘, una città vitale, essenzialmente barocca ma che convive con l’architettura neoclassica e moderna! Una città che custodisce un tale prezioso scrigno storico e artistico da renderla protagonista internazionale.
Republic Street, il viale principale di valletta, ci accoglie bagnato di pioggia e con ancora festose luminarie ma il vento gelido, fortunatamente di quell’unica sera, ci confina al consigliatissimo Caffè Cordina per un tè verde e una tipica specialità maltese: Meal Honey Ring. Penso che il Caffè Cordina più che oldstyle, sia semplicemente trasandato e necessiti di un restyling che ridia freschezza a un meraviglioso barocco che un tempo lo ha reso celebre e di tendenza e il dolce biscottato al miele mi ha un pò deluso.
Ritorneremo a Valletta l’ indomani viverla pienamente.
Intanto rientriamo a St. Julians Bay e, con una breve passeggiata a piedi, raggiungiamo, prima l’elegante Portomaso, considerata una piccola Montecarlo anche per la presenza del Portomaso Casino che, si trova proprio alle spalle della Portomaso Business Tower.
✩ Curiosità: nella Portomaso Business Tower, all’ultimo piano, si trova il sensazionale Club TwentyTwo che per l’appunto, apre alle 22 ed è una location esclusiva che vanta una vista sensazionale!
E proseguiamo poi, sempre a piedi, per Paceville e lì, un locale affollatissimo ci spinge a entrare: è il Il Pirata Ristorante, dove gustiamo un eccellente filetto di Angus. Leggeremo dopo che questo Locale a Paceville è un cult ed è preso d’assalto, specie dai locali per l’ottima cucina italiana.
Usciamo soddisfatti e decisi entriamo nel vicino The Westin Dragonara Resort al cui interno è presente l’affollato Casino Dragonara e l’esperienza, per me è la prima, è tragicosurreale: tragico per la forte dipendenza che si respira e legge nei volti consumati dal delirio di rifarsi e vincere, surreale perchè sembri catapultato in una dimensione parallela in bilico tra il divertimento adrenalinico puro [abbiamo raddoppiato la nostra puntata!] e la fossa dei vizi. Stavolta, probabilmente l’unica, è andata discretamente, ma a Malta i Casino sono ben 3 e l’altro è il The Oracle Casino che si trova a Qawra, in località St. Paul’s Bay. Innegabile che gran parte del turismo anche internazionale, specie di lusso, ormeggi e atterri qui richiamato da questo VIP easy game.
Entrando a Valletta, sono rimasta fortemente colpita dalle alte e massicce mura scavate nella roccia e sotto di me, un largo fossato doveva servire proprio come deterrente per il nemico. E a ridosso di queste inespugnabili mura cinquecentesche, ero curiosa di vedere il progetto dell’Arch. Renzo Piano che ha ripensato una inedita facciata in pietra per il Nuovo Parlamento e ho trovato, pur nei differenti stili, un’efficace sinergia d’insieme. Ammirevole anche il recupero delle rovine dell’adiacente Opera House!
E gli HouseUpper barrakka Gardens si trovano nei pressi, svoltando sulla destra. Sono quasi le ore 12, ci affrettiamo ma, raggiunta l’immensa terrazza, non immaginavo un panorama talmente grandioso da togliere il fiato, sul portogrande e sulle tre storiche città di Senglea, Vittoriosa e Cospicua! Non si riesce a distogliere lo sguardo da quei perimetri fortificati con torri di avvistamento e difesa ed è superlativa la bellezza dei cantieri navali. E poi inizia quel suggestivo rituale e dalla piattaforma sotto di noi [Saluting Battery], degli 8 cannoni, ne vengono caricati solo 2 e un colpo a salve viene sparato da un solo cannone alle ore 12 esatte e il fumo offusca appena quella vista magnifica! Da vedere assolutamente. Sotto ho inserito un breve video che trovate anche sul mio canale YouTube
Altro step imperdibile è il forte impatto che si ha mettendo piede nella Co-Cattedrale di S. Giovanni che è un gioiello di rilevanza internazionale.
Ticket € 10 con audioguida, svolto l’angolo e mi son bloccata perché ho avvertito la sensazione di una totale immersione nei ricami color dell’oro; vivi la celebrazione del più alto barocco col trionfo di fiori, fogliame e angeli dorati, grazie all’artista calabrese Mattia Preti a cui è stato commissionato il lavoro. Le cappelle laterali sono dedicate alle 8 lingue dell’ordine, alcune impreziosite dai monumenti funerari in marmo e bronzo, simboli e stemmi araldici ma, l’emozione più grande è trovarsi innanzi, nell’oratorio, alla grande tela del Caravaggio che raffigura, nella suggestiva tecnica del chiaroscuro, la cruda Decollazione di San Giovanni Battista. Ed è l’unico dipinto che riporta la sua firma intinta nel sangue che fuoriesce dal collo del Santo. È presente anche un’ altro suo dipinto che rappresenta San Gerolamo. Insomma un tripudio di magnificenze.
Ma d’altronde quei Cavalieri gentiluomini erano nobili provenienti dalle casate più importanti d’Europa con la primaria missione di proteggere la fede cattolica dagli attacchi dei turchi ottomani. È così accadde, per cui trasformarono Malta nella più degna capitale dei nobili con fulcro proprio a Valletta.
E dopo questo gran belvedere emozionante, ho bisogno di una doppia Blue Label, birra rossa locale che accompagna un buon pranzo da Luciano Restaurant Pizzeria Cettina Café in Merchants Street, parallela di Republic Street!
La pianta urbanistica di Valletta è a scacchiera saliscendi con le strade strette, da cui s’intravede quasi sempre il mare.
Molti dei suoi angoli fermano il passo per ammirare effigie religiose, statuette votive, curate dalla gente del posto. Il centro storico è di una affascinante decadenza ma, più ci si avvicina al centro e più si rimane contagiati dalla magnificenza di una capitale orgogliosa.
E non mancano nemmeno le dolcezze con le antiche e caratteristiche botteghe, alcune delle quali vendono solo cioccolato.
E poi le tante colorate gallarijas: tipici balconi chiusi che, così come racconta la tradizione araba, permettevano alle donne di guardare per strada senza essere viste. ❤
✩ curiosità carinissima: i bagni pubblici a Malta sono diffusissimi ma in prossimità del centro di Valletta ce n’è uno troppo cool al costo di appena € 0.70! 😉
Nell’intero arcipelago maltese, in soli 316 chilometri quadrati, si concentrano 359 chiese e una millenaria storia valorosamente combattente, un connubio esaltante tra estremo barocco e architettura d’avanguardia. Un orgoglio nobile e un ardore religioso che esalta una storia esemplare ma con uno slancio all’innovazione.
L’intero arcipelago è un cantiere aperto, ha occhi attenti per soddisfare anche il turista più esigente; ha saputo sfrutture le sue grandiose risorse naturali per trarne un profitto che continua a reinvestire nel proprio territorio per continuarne la valorizzazione, con enorme soddisfazione sia dei locali, sia dei turisti che scelgono Malta alla stregua di altre capitali europee ed internazionali. E non stupisce, che Valletta sia stata dichiarata La Città Europea della Cultura per il 2018.
Malta è ammirevole sì, sotto aspetti quindi, non solo storico-naturali! Vorrei che la mia isola, la Sicilia, ne seguisse l’esempio, piuttosto che brancolare tra bigotti ambientalisti e ruberie politico locali. Crescere si può e si deve.
La sera ritorniamo a passeggiare nella Baia di Spinola che è magnifica e infonde una sensazione di benessere. Ci sediamo a cenare al Gululu, in una location eccezionale con innanzi il mare, i luzzi e il Love Monument. Finalmente beviamo e assaggiamo delle specialità locali: Syrah Medina, l’ottimo coniglio [fenek] al forno, ma può anche essere gustato fritto, il formidabile formaggio Gbejniet [tal bzar: di pepe] e la gustosa Zalzett Mixwi [salsiccia] al costo complessivo di appena € 40. Sensazionale Spinola Bay e il suo accattivante lungomare che costeggia Portomaso!
Spinola Bay e i suoi luzzi, imbarcazioni che sono il simbolo della pesca e dei pescatori maltesi; hanno una particolare attrazione e cioè degli occhi dipinti a prua, che riprendono il simbolo fenicio di Osiride!
Una foto pubblicata da Sicania 🔄 #scrivereviaggiando (@scrivereviaggiando) in data:
L’indomani visiteremo quel nobile e silente gioiello surreale che è Medina ma ne parlerò a breve, in un post un pò intimista perché luoghi come Medina sanno raccogliere le fila più disparate dei tuoi pensieri per incanalarle in scelte concrete, importanti.
E la selvaggia Gozo mi ha ammaliata! E anche questa piccola isola che scatena un concentrato emotivo, merita parole solo per lei.
✩ Info Utili: qui di seguito alcune guide interessanti. L’ Edizione in italiano della Routard [le preferisco insieme ad appassionati storytellers!] risale a Marzo 2011 per cui un pò datata, sappiatelo.
Sono stati giorni densi ma pochi e Malta mi saluta con l’inchino di un gentiluomo e mi aspetta per viziarmi ancora. 💕