La mia virtuale moleskine sposta l’attenzione anche sui percorsi di gusto, per cui, anche a Favignana, abbiamo ricercato sapori tipici che potessero ulteriormente rendere indimenticabile questa ‘vacanza‘. Un amico aveva suggerito ‘ Il giardino nelle Cave‘, location dalla scenografia suggestiva e affascinante poichè il vasto giardino è inserito all’interno di alte cave bianche dismesse di calcarenite. L’elegante penombra in cui abbiamo cenato e il susseguirsi di gustose portate [eccellenti la tagliata e l’ottima fiorentina di tonno!!!], hanno reso la serata molto gradevole ma…indimenticabile perchè siamo rimasti in panne e, considerato che l’unico benzinaio sull’isola era un pò distante, la serata rocambolesca si è conclusa in risa, anch’esse GUSTOSE! Devo dire che i miei compagni di viaggio sono stati esilaranti: di quando gli opposti più che attrarsi, ti fanno piegare dalle risate!
Altri momenti di benessere, di quando il silenzio é capace di stimolare l’incontro dei sensi, raccolti in un’appassionata presa di coscienza della pochezza di certi discorsi e della straordinarietà dell’ordinario, li ho goduti nei numerosi aperitif time; nel mentre il sole spariva, ammantando di sfumate tonalità di rosso e turchese il cielo. E lo skyline di barche a vela si stagliava ridisegnando il cielo. Ho scattato sin troppe foto ma Favignana va fissata nella memoria, con occhi attenti e cuore, pronto ad accogliere.
In un aperitif time a Punta sottile, dei simpatici isolani ci prenotano un giro in barca con annesso pranzo, per l’indomani. Quindi dopo aver colazionato abbondantemente in centro, al Bar Uccio [Ottimo tutto!] e presi al volo un cappello a larghe falde e scarpe da scoglio, ci dirigiamo al Porto e, poggiato lo sguardo sull’ Ex Stabilimento Florio della Tonnara che si trova lì vicinissimo, ci sdraiamo in area solarium con i sensi accessi, assieme alle aspettative! Il mare che ci circonda é già una vista meravigliosa: mi emoziona ricordare il profondo blu del mare delle Isole Eolie e, di Favignana, non dimenticherò il celeste trasparente che si confonde con le diverse gradazioni di verde. Uno spettacolo che ti spinge a sorridere, evocativo. Per tanti, una sorta di musa, fonte d’ispirazione.
Superiamo Cala San Nicola per poi gettare l’ancora a Cala Rossa tra lussuose barche a vela e trasparenze eccezionali.
Ammirate nuovamente Bue Marino e la splendida Calamonaci, sostiamo pranzando difronte l’isola Preveto e la nostra guida, dopo una paziente ricerca, pesca un polipo!
Pensavamo di aver visto già troppo ma la spettacolare Cala Rotonda e la sua grotta del Lampadario [chiamata così per la luce filtrante da un foro sul tetto] ci annienta di piacere! Le sue acque di un intenso verde cristallino, lasciano trasparire sporadiche e luminose meduse e un fondale pieno di pesci tra i quali abbiamo nuotato!
Punta Faraglione era poco visibile e in prossimità della Grotta delle Uccerie, indossiamo maschere per godere, all’interno, dei suoi colori, accesi di luce!
Giornata intensa, di sole, calore di colori emozionanti e la sera, per finire pienamente soddisfatti, ottimo couscous di pesce freschissimo a La Bettola! Pessima, invece, la trattoria Due Colonne: é frequentata solamente perché a portata di passeggio in centro. Non dimenticherò quest’isola, anticamente chiamata, e a ragione, ‘Favognana‘ dal Favonio: vento caldo di ponente che solleva lievemente ciocche di capelli e brutture, lasciandoti la leggerezza poetica, veramente e unicamente importante, dell’essenziale. Ci rivedremo, è una promessa.