Il Raval é il quartiere dove abbiamo dormito 4 notti, é il quartiere verso cui ci siamo diretti appena scesi dal Treno/Metro, é il quartiere dove abbiamo colazionato ogni mattina e vissuto quasi ogni notte. E il suo ricordo si è appiccicato addosso come l’odore multietnico che sprigionano i tanti empori intasati che vendono qualsiasi cosa cerchi!
È il quartiere dei contrasti più netti; ho visto lussuose auto sostare in strade strette come corridoi, davanti abitazioni o hotel di gran classe, giusto il tempo di far scendere eleganti figure coi loro bagagli e sparire nei parcheggi sotterranei e alle prime luci dell’alba, donne e ubriachi mezzi nudi, dormire ancora abbracciati ai loro cani in piena Rambla del Raval [Viale lungo appena 250 metri per cui si tratta più di una Plaça] e, solo dopo qualche ora, sempre nella stessa Plaça, si preparavano invece le bancarelle del MercatRaval: un delizioso mercatino dell’artigianato vagamente vintage, montato ogni Sabato e Domenica dalle ore 11 alle 21, escluso Agosto, ricco di vestiti, accessori e bigiotteria.
Nel Raval i taxi sfrecciano continuamente e i bagni dei bar, seppur pulitissimi, hanno mattonelle variopinte che cadono a pezzi, i panni stesi storti nascondono i micro balconi ed essendo vicina la sede dell’ Università, si potrà assistere o prendere parte a un flashmob estemporaneo organizzato dagli studenti…è un quartiere in fermento, d’ispirazione. Ed è proprio nel Raval che lo scrittore Manuel Vàzquez Montalbàn ha ambientato le vicende del commissario Pepe Carvalho.
Ovunque andiamo, cerchiamo di prendere un, almeno, discreto caffè. Lo abbiamo preso al Bar Raval guardando continui turisti fotografarsi col gatto di Botero. E portatevi fazzoletti e salviettine imbevute perché a Barcellona, l’uso dei tovaglioli é quasi inesistente! Ed è divenuto il nostro Bar mattutino perchè distava solamente pochi metri dal nostro silenzioso e arioso appartamento [seppur la camera da letto fosse di ridottissime dimensioni!], scelto tramite Airbnb a un ottimo prezzo, data l’estrema centralità!
Il Raval è un quartiere che trasuda le sue origini malfamate ma è anche orgoglioso dell’attenzione mostrata dai turisti più alternativi, innamorati d’arte, specie da quando è diventato sede del MACBA [el museu d’art contemporani de Barcelona], poichè nelle tortuose stradine sono sorte numerose gallerie d’arte e librerie, ristoranti d’appeal, negozietti decisamente glamour, caratteristici Tapas Bar, rendendo il Raval un contenitore di tendenza e di riferimento per gli amanti della sperimentazione e arricchimento culturale.
Lungo il tragitto per raggiungere il MACBA, veloci skaters ci superavano sfiorandoci, sentivi il rumore degli skateboards che sfrecciavano numerosi, quasi a volerci indicare la strada per ammirare questa struttura alternativa, bianca e realizzata da Richard Meyer che è in formidabile e netto contrasto col quartiere decadente e scostrato del Raval.
L’ampia piazza antistante del MACBA è divenuta ormai il ritrovo per eccellenza dove praticare lo skateboarding, anche professionistico, a Barcellona. E, sapendo d’essere fotografati con ammirazione dalla moltitudine di turisti, si esibiscono in acrobazie d’alto livello!
Siamo entrati al MACBA che offre una continua programmazione ambiziosa e molto interessante; esplora le visioni più critiche in un interscambio di idee. Predomina il bianco ed il silenzio interessato. All’interno è possibile usufruire del free Wi-Fi ed é presente anche una llibreteria con materiale eccentrico e anche lì ho acquistato un’altra immancabile moleskine!
Prendiamo un cafè nell’affollato Tapas Cafè Bar Kino subito fuori, godendoci lo spettacolo a cielo aperto degli skateboards, ascoltando appassionati d’arte che esprimono vivaci opinioni.
La sera, prima di rientrare nel nostro appartamento, rimanevamo a parlare intimamente della giornata trascorsa nelle comode poltrone o al banco del Bar Ambar, stile anni ’30 con utilissimo Wi-Fi gratuito, sorseggiando zacapa 25 años di fronte il gatto di Botero e si stava bene, troppo bene.
Sempre in zona Raval, un posticino delizioso per trascorrere una serata in compagnia di camerieri/amici inaspettati, gustando una delle migliori paella marisco e crocante de pulpo é a l’Arume Restaurant, Carrer de Botella, 11 😉 [Mi ringrazierete e ricordate di prenotare perché é affollatissimo!]
Ogni cameriere parla la lingua del cliente per un servizio complessivo straordinario!
Essendo il giorno del compleanno del mio compagno, non hanno esitato ad accogliere la mia richiesta e a spegnere le luci, portando una candelina accesa su una torrija de Manuel eccezionale e una crema catalana piú elaborata e gustosa di quella più famosa de Escribà. E vedere la compiaciuta sorpresa sul viso del mio uomo mi ha emozionata. 💓
Non per scelta ma per fortuito caso, abbiamo alloggiato nel Raval, per cui abbiamo avuto il tempo di viverlo intensamente e ci ha colpito il suo carattere, pur convivendo con retaggi di debolezze e frequentazioni equivoche.
Per cui, se passeggiate lungo La Rambla, all’altezza del magnifico Gran Teatre del Liceu, svoltate verso la Via Hospital o la Via di Sant Pau per godervi l’essenza di una Barcelona che ammalia.