Dalí definì la Sagrada Familia “zona erogena tattile”

Barcellona è arte a cielo aperto per cui, nonostante la Metro sia efficiente, l’abbiamo usata unicamente per ottimizzare i tempi mentre abbiamo preferito camminare lungamente, con sguardo attento e curioso, per ammirare le sue indimenticabili stranezze e stravaganze.

E così, consumata la nostra abituale colazione al Bar Raval, quasi di fronte al nostro appartamento, ci siamo incamminati con passo deciso e mappa al seguito, verso la Sagrada Familia.

La giornata è calda, il sole splende e posso contare sull’eccellente senso dell’orientamento del mio uomo. Strade ampie, così come i marciapiedi, accolgono miriadi di turisti ma esiste ordine, pulizia e polizia anche per infolastminute.

Ad un tratto, subito dietro degli enormi occhi di gufo, scorgiamo delle gru e capiamo di star seguendo la giusta direzione, anche con enorme sollievo dei piedi, dato che camminiamo ininterrottamente dalla Rambla del Raval!

Entriamo in un ampio parco e seguiamo, con andare lento ed emozionato, la scia di turisti che ci precede. E scorgiamo, tra le sfumature di verde dei folti e alti alberi, delle eleganti figure che si elevano snelle ma maestose contro il sole.

Si presenta così, per la prima volta, innanzi ai nostri occhi la Sagrada Familia. Più ci avviciniamo e più sentiamo i rumori tipici di un cantiere aperto ma ciò non disturba la visione, che ti investe di magnificenza e non si può credere che ne sia stata possibile, la geniale progettazione e realizzazione!

Una curiosità importante, e voglio sperare che non si sia trattato di un caso episodico, riguarda l’ingresso e cioè abbiamo fatto la fila per soli 5 minuti! Non avevamo prenotato on-line ed eravano rassegnati ad attendere ma, per nostra fortuna, essendo arrivati prima delle ore 15.00 ed essendo al completo [periodo Giugno], ci hanno comunicato che avrebbero bloccato l’accesso per circa un’ora e 30 per cui l’entrata slittava alle 16.30 ma volendo il biglietto potevamo ugualmente farlo e lo abbiamo fatto con una attesa, appunto, di soli 5 mn. perchè, nel frattempo, la gran parte dei turisti, non potendo entrare immediatamente, era andata via. Abbiamo rinunciato però alla visita alle Torri perchè al completo. Bel colpo di fortuna, per non dire altro! 😉

E comunque portate del contante perchè quel giorno il POS non era funzionante.

Salvador Dalí definì la Sagrada Familia “zona erogena tattile”

E aveva assolutamente ragione, perché questa immensa cattedrale incompiuta sembra prendere vita, con la sua pietra che pulsa di espressive figure religiose e animali, di colorate fantasie botaniche e si protende verso il cielo, verso il Cristo perché Gaudí è l’ingegnere stesso di Dio come sostiene lo scrittore P.J. O’Rourke.

E la sua architettura non è riduttivamente stravagante ma piuttosto “una meraviglia di perfezione tecnica” come sostenne Walter Gropius perchè lo stesso Gaudí considerava lo stile gotico imperfetto e per mantenere un tale livello di magnificenza furono necessari degli aggiustamenti a tale stile in modo che la casa di Dio potesse tenersi in piedi da sola. E la soluzione genialmente tecnica egli la individuò nelle strutture che si moltiplicano in altre e nelle curve a forma di sella, a forma di coni e spirali; ed ecco il perchè della scelta di quelle forme estetiche, considerate da alcuni stravaganti o kitsch o esuberanti ma che in realtà rientrano in un cerchio più complesso di finezze intuitive e tecniche.

Suggestivo è poi il Cristo Crocifisso che sovrasta l’altare maggiore, dal cui braccio fuoriesce una vite, a simboleggiare le parole di Cristo: «Io sono la vite, voi i tralci…». E la vite forma un baldacchino che è anche un lampadario. Cinquanta lampade pendono da esso, a ricordare la frase: «Io sono la luce del mondo»

E la Luce filtra prepotentemente, inonda ed esalta in una suggestione di colori che ti rapisce…

Conclusi i lavori in data orientativa del 2026, la Torre piú alta con i suoi 170 metri, sarà dedicata a Gesù Cristo con la croce a quattro bracci! E secondo il capoarchitetto, Jordi Faulí, entro quella data, saranno aggiunte alla basilica altre sei torri, per un totale di diciotto, ciascuna delle quali sarà dedicata a una figura religiosa.

Un video mi ha colpito molto e vorrei lo vedeste anche voi perchè segna gli stadi progressivi di completamento, in forma accelerata, della cattedrale che, a lavori conclusi, sarà l’edificio religioso più alto d’Europa! Grandioso!

La Sagrada Familia deve essere vista perchè è un’esperienza totalizzante. Tanta bellezza e perfezione accelera i battiti del cuore sino a commuovere…

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Info utili

Nel Parco di fronte all’uscita dalla Sagrada Familia, c’è un bagno pubblico con moneta d’accesso ma bisogna fare in fretta perchè a tempo! [non potete immaginare le risate! 😂] Mentre, se siete stanchi e in questo Parco non trovate nessuna panchina libera, consiglio di sedervi sui muretti dell’altro Parco, stavolta proprio di fronte all’entrata e ai piedi del grazioso laghetto, mangiando qualcosa, magari acquistata al vicino supermercato Carrefour!