Lo scorso inverno, un insegna stradale “Borgo Bonsignore” [ Frazione di Ribera, Comune in provincia di Agrigento] ci attira e incuriositi, seguiamo le indicazioni sino a ritrovarci in un Borgo deserto, quasi fantasma con una deliziosa Chiesetta centrale. Ritorniamo in questa micro borgata rurale domenica scorsa ritrovando i suoi cortili e bagli, abitati da lenzuola stese e poca gente seduta su sedie legnose che ci guarda incuriosita e un palco montato nella Piazza principale.
Seguiamo le indicazioni per la Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani e ci accoglie un lungo viale costeggiato da una folta pineta. Dalle recinzioni vediamo strani fichi d’ India che, anziché mostrarsi in consueti alti cespugli, si elevano, quasi fossero degli alberi.
Nessuno intorno, solo natura, amore e il mare all’orizzonte. Percorriamo a piedi l’intero viale sino all’ampia spiaggia, vuota di uomini ma piena del suono intenso del vento e della risacca. E proprio lì, accanto a noi, la scura foce del Fiume Platani, coi suoi naturali detriti, costeggiata da canneti e gigli di mare. La riserva, di circa 200 ettari, arriva a lambire il promontorio di Capo Bianco, insediato dalla spettacolare Eraclea Minoa. Sopra di noi nuvole plumbee e odore di libertà tutt’intorno.
Goduto il momento, sostiamo per un aperitivo sulla terrazza del Bar Trattoria ‘Gallo d’Oro‘, all’ingresso del Borgo e ci dirigiamo dove piovono ombrelli colorati! Arrivati a Sciacca, il richiamo del Porto é forte e ci addentriamo poi, senza itinerario, nelle viuzze del centro storico che ci attirano per la cura e i colori che sprigionano: file di vasi in ceramica impreziosiscono ringhiere, bandiere tagliano trasversalmente palazzi, maioliche decorano scalette e pareti.
Una scala in particolare attrae la nostra curiosità, salita la quale, ci ritroviamo in una scenografia fiabesca: porticine e micro finestre incastonate in grotte che sono normalmente abitate, scarponi diventati vasi e mosaici di maioliche raffiguranti casette, alberi, faccette e verde ovunque, con cespugli di fichi d’india che si affacciano dai tetti e piantine grasse dalle tegole! Sorprendente e delizioso. Un cartello reca la scritta ‘Vendesi 2 mini appartamenti nelle grotte…’ 😮❤
Ci dirigiamo poi in Piazza Scandaliato e assaporando un caffè, ci godiamo il panorama sul porto che, volendo, si può raggiungere da un’ampia scala diretta.
Addentrandoci nel centro storico tra cortili nei cortili, densi di turisti, d’un tratto un viale di ombrelli ci sovrasta e l’impatto visivo è suggestivo ma soprattutto divertente!
All’interno di uno dei tanti vicoli, in una precedente escursione, avevamo pranzato al ‘Ristorante Hostaria del vicolo‘ ma nonostante l’ottima materia prima impiegata, il risultato finale non è stato all’altezza del prezzo pagato.
E per poter apprezzare un panorama davvero superbo sulla costa, saliamo sul Monte San Calogero sino al Santuario omonimo. Alle sue spalle si trova una piacevole e ombrosa aerea attrezzata dove abbiamo sostato per un pranzo frugale; in macchina teniamo sempre il necessario per un picnic non previsto: escursioni e viaggi eco-sostenibili, nel massimo rispetto dell’ambiente 🌲 🌼
In zona, un cartello stradale indica ‘grotte vaporose naturali’ e difatti Sciacca é nota per la sua ceramica, il carnevale e le proprietà terapeutiche delle sue terme. Ritorneremo per vedere tanto altro ma quanto visto in poche ore, ci ha davvero soddisfatto. 💕